Un’agevolazione molto conveniente ma che non sempre viene messa al centro dell’attenzione. Ecco come funziona e chi può richiederla.
Il risparmio di questi tempi è una vera necessità, soprattutto a causa delle crescenti spese domestiche che tengono in una sorta di morsa i consumatori. Per questo motivo lo Stato mette a disposizione delle agevolazioni che rappresentano una risorsa da non sottovalutare. Tra le tante misure attive, ce n’è una in particolare che continua a passare inosservata, nonostante il suo potenziale risparmio sia tutt’altro che trascurabile. Si tratta di un incentivo poco conosciuto, ma ancora in vigore, e che può fare la differenza soprattutto per chi sta affrontando una ristrutturazione in casa.
Molti pensano che per ottenere benefici fiscali sia necessario acquistare solo mobili o impianti costosi. In realtà, anche alcuni elettrodomestici, scelti con attenzione, possono dare diritto a detrazioni interessanti. Ed è proprio in questo ambito che rientra questo bonus.
Nonostante sia perfettamente inserito all’interno di una normativa più ampia, questo bonus è spesso trascurato, complice forse la scarsa comunicazione o la confusione che ancora ruota intorno ai criteri di accesso. Vediamo di cosa si tratta, come funziona e quali sono i requisiti per beneficiarne.
Il Bonus Lavasciuga: cos’è e come funziona
Parliamo del cosiddetto Bonus Lavasciuga, una detrazione Irpef pari al 50% del costo sostenuto per l’acquisto di una nuova lavasciuga ad alta efficienza energetica. Questo sconto fiscale rientra nel più ampio Bonus Mobili ed Elettrodomestici 2025, un’agevolazione collegata alle spese per lavori di ristrutturazione edilizia.
La detrazione si applica esclusivamente in sede di dichiarazione dei redditi: non si tratta quindi di uno sconto diretto in fattura, ma di un recupero graduale dell’importo speso, che avviene in dieci anni sotto forma di rimborso Irpef. Per accedere al bonus, è fondamentale che l’acquisto avvenga dopo l’inizio dei lavori di ristrutturazione e che la lavasciuga sia nuova e ad alta efficienza energetica, almeno classe A+ o superiore.
Un dettaglio spesso ignorato è che, oltre al costo del prodotto, è possibile includere nella detrazione anche le spese di trasporto e montaggio dell’elettrodomestico, a condizione che siano tracciabili (pagamenti con bonifico o carta di credito/debito).
Il bonus è rivolto a tutti i contribuenti che effettuano una ristrutturazione edilizia su un immobile residenziale, sia proprietari sia inquilini, purché l’intervento sia registrato correttamente. Una volta acquistata la lavasciuga e conclusi i lavori, sarà necessario inserire le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi (Modello 730 o Redditi Persone Fisiche), allegando ricevute e documenti comprovanti la conformità del bene.
Attenzione, però: l’acquisto deve essere finalizzato ad arredare l’immobile oggetto della ristrutturazione, come chiarito dalla normativa. Non è possibile, ad esempio, comprare una lavasciuga per un altro appartamento non coinvolto nei lavori.